top of page

CIOCCOLATA CON UN GENIO

 di MARTA DIACCI - freelance

Intervista semiseria a un amico scrittore

molto poco multitasking.

[da Giordano Bruno a Federico Moccia passando per bagliori lenticolari, cartoline quotidiane, bauscia

londinesi, pale blue dot e i Simpson. ma non diciamolo a nessuno]

Mooolto poco rock 'n' roll... mi dice squadrandomi e smontando la mia felicità nel vedere la cameriera avvicinarsi a noi con due tazze di cioccolata fumante. Il bello è che location e consumazione li ha scelti lui. Molto poco rock 'n' roll... ripete nel caso mi fossi persa il concetto, guardandosi in giro come se si sentisse fuori luogo in quella caffetteria.

Ma non sei nemmeno una rock star... gli faccio notare.

Sbuffa. Troppo stonato per mettermi a cantare, troppo pigro per imparare a suonare uno strumento. Si passa una mano sui capelli, che iniziano a essere grigi ai lati e che avrebbero bisogno di una bella pettinata: forse possiamo partire dalla capigliatura, arruffata al punto giusto da sembrare l'acconciatura di una rock star appena caduta dal letto.

Vuoi cambiare posto?... gli chiedo, ma ormai la cameriera ci ha servito le cioccolate.

Lascia stare... risponde con un breve cenno della mano. Come se non stesse bramando il nostro ordine appena arrivato. Potrei accendermi una sigaretta e sbuffare il fumo in faccia a quelle signore là... le indica scoppiando a ridere. Così inizierei la mia carriera di scrittore maledetto!... ma poi impugna il cucchiaio e lo affonda nella tazza traboccante panna. Assume un'espressione di puro godimento. Mi correggo, questa cosa è assolutamente rock 'n' rooool!...

Lo imito: sì, in effetti è molto rock 'n' roll. E' la tua prima intervista?... gli domando a bruciapelo. Annuisce. Allora partirei dalla genesi: com'è nato il tuo libro?

Si schiarisce la voce. Stavo digerendo il pranzo di Natale, un paio d'anni fa. Guardavo uno dei video del mio gruppo preferito, “I'm outta time” degli Oasis. È iniziato tutto in quel momento.

Annuisco, questa storia me l'avrà raccontata almeno un centinaio di volte, solo che lui non si ricorda di averlo fatto. La ragazza, alias Cometa, il fascino di lei che l'ha colpito come un treno in corsa, a tal punto di pensare di dedicarle un libro. Tra poco racconterà di quanto è stato difficile all'inizio.

Sai, non pensare sia stato tutto facile... eccolo... la storia era già ben delineata nella mia testa. Solo che... e si interrompe. Scrivere non è affatto facile. Ci sono tutti gli strumenti del mondo, grazie a internet. Puoi trovare sinonimi di qualsiasi parola, puoi evitare errori grammaticali grossi come una casa, puoi far tutto. E allora perché non tutti scrivono?... si ferma un attimo a riflettere. Devi avere qualcosa di veramente importante da dire. Tutto qua.

Rimango colpita: mi aspettavo un monologo sulla Cometa, oppure sugli Oasis, e invece lo scrittore ha tirato fuori il pensiero cardine del suo credo artistico.

Prendi gli Oasis... ah ecco. Di cose importanti da dire ne avevano, eccome. È questo il motivo che li ha spinti a diventare i migliori di sempre. Si alza ed esce a fumare.

Ne approfitto per dare uno sguardo al libro, il mio primo sguardo al libro. È uscito da pochi giorni, erano mesi che me ne parlava. Lo sfoglio velocemente e noto alcune immagini.

Sono le copertine dei capitoli... irrompe nel silenzio della caffetteria portandosi dietro il freddo di questa nuvolosa giornata autunnale. Ogni capitolo ha un'immagine d'apertura e, accanto, un breve pensiero. Nei miei progetti iniziali dovevano essere altre le immagini, e i brevi pensieri dovevano essere delle citazioni prese da alcune canzoni. Ma sai... aggiunge colpevole... i diritti d'autore. Degli altri autori, se capisci cosa intendo...

Capisco perfettamente. Quindi è difficile scrivere, ma anche, e soprattutto, la fase di creazione del libro vero e proprio, quello che poi avrà questa forma...

Conferma soddisfatto. È importante avere il pieno controllo delle scelte artistiche, ma devi stare attento a mille cose. Meglio prendere in prestito il meno possibile dagli altri, non si sa mai. L'unica citazione che ho potuto tenere buona è quella del primo capitolo.

Vado subito a leggerla. “Ho spiegato le ali fiducioso verso lo spazio”. Passo ai capitoli successivi: un susseguirsi di poetiche immagini dell'universo.

Lo spazio mi affascina molto. Un infinito incomprensibile alla mente umana. L’oggetto astronomico più vicino a noi, la Luna, è una presenza fondamentale nel video di “I’m outta time”, di cui parlavamo prima. Mi piace informarmi su eventi passati, guardare documentari e leggere vecchi articoli ma amo anche tenermi aggiornato sulle ultime scoperte dell’astrofisica. Inevitabilmente la mia passione è entrata a far parte del libro, a partire dal titolo e per tutta la durata della storia.

Sì, della sua passione per l'universo si nota qualcosa. Già, il titolo. Perché “Cometa”?

Io penso... si sistema sulla sedia... di aver previsto il futuro. Il motivo per cui l'ho chiamata così è perché sembrava fredda come il ghiaccio [le comete sono principalmente composte di ghiaccio, nda], ma poi, quando ho scoperto che sarebbe partita, ho subito pensato che le comete, per quanto il viaggio sia lungo, ritornano sempre!...

Lei sa di essere la tua musa?...

Sì, sa che il libro è stato scritto per lei ed è stato ispirato da lei. Ovviamente nella storia non compaiono mai riferimenti espliciti, ma solo alcuni indizi più o meno velati: noi artisti (e qui un po' se la tira) amiamo fare questo, disseminare le nostre opere di minuscoli particolari che per molto tempo, forse per sempre, riusciremo a vedere solo noi.

È previsto un seguito?... magari per celebrare il nuovo passaggio della Cometa...

Ride di gusto. Sai, essendo un genio (e qui se la tira di brutto) ho scritto un'altra storia. Ma non è un seguito... s'interrompe. Direi di no, non lo è. È una storia completamente diversa, per trama, stile, ambientazione. Ma non si sa mai, con noi artisti (basta tirarsela!). Prendiamo le nostre opere, vi nascondiamo piccoli particolari, le ribaltiamo come calzini ogni volta che ci alziamo con la luna storta, ogni volta che abbiamo bisogno di sentirci rock 'n' roll.

bottom of page